Non c’è il minimo dubbio che il Guitar Show 2021 di Padova abbia dato un forte segno al settore fieristico musicale: si può ripartire, il pubblico c’è e l’entusiasmo non manca.
Articolo pubblicato originariamente su Musicoff.com QUI.
Con le sue migliaia di visitatori – una cifra record se la rapportiamo al difficilissimo momento attuale e all’essere stata la prima fiera musicale europea ad aver riaperto fisicamente le porte dopo un anno e mezzo – il Guitar Show di Luca Friso ha spazzato via in un colpo solo tutti i dubbi che potevano circolare nel settore, portando alla luce che musicisti e appassionati vogliono tornare davanti agli stand e ai palchi.
Le fiere, quelle degli odori e delle sensazioni forti
Sembra quasi ironico dire “degli odori”, ma ci siamo resi conto, durante le interviste nelle due lunghe giornate di diretta dalla fiera sui nostri canali, che moltissimi hanno sottolineato il “tornare a sentire l’odore degli strumenti“.
Ebbene sì, quell’odore tipico delle fiere, molto vicino a quello che percepiamo quando apriamo la custodia del nostro strumento nuovo di zecca.
In fondo, molto della nostra vita e della nostra memoria è dettato dai sensi e si può dire che qualcosa in noi si è prepotentemente svegliata dal letargo una volta compiuti i primi passi tra i tanti banchi pieni di strumenti.
Chitarre, bassi, amplificatori, pedali, accessori e quant’altro, tutte cose che nell’ultimo anno e mezzo molti di noi erano abituati a vedere solo sullo schermo di un computer o di uno smartphone. Per troppo tempo l’unico movimento delle nostre dita sulle novità del mercato è stato quello del pollice impegnato nello “scroll” di una schermata, fino allo scorso fine settimana, in cui non sembrava vero poter avvicinarsi davvero agli strumenti e in alcuni casi toccarli con mano, con tutte le necessarie procedura di sicurezza.
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