L’ottava edizione del Guitar Show si è conclusa con un risultato chiaro e incoraggiante: il debutto a BolognaFiere ha rappresentato un salto di qualità per tutta la manifestazione e per la filiera italiana degli strumenti musicali, in particolare per il comparto chitarra e basso.
Per la prima volta, l’evento si è svolto in uno dei principali poli fieristici europei, in grado di accogliere espositori, artisti, professionisti e appassionati in una cornice all’altezza delle ambizioni maturate in questi anni.

La risposta del pubblico è andata oltre le aspettative, con 8.400 presenze registrate e una crescita del 20% rispetto all’edizione 2024. La superficie espositiva, estesa su 21.000 mq nei padiglioni 31, 32 e 33, ha ospitato oltre 300 espositori, di cui 200 diretti, e un dato particolarmente significativo: il 40% dei marchi presenti proveniva dall’estero, segno di un crescente interesse internazionale per la manifestazione.
A questi numeri si affianca una forte partecipazione da parte di artisti, operatori e professionisti italiani e internazionali, che hanno contribuito a rendere il Guitar Show 2025 un vero momento unitario per il mercato nazionale.
Il valore aggiunto del Guitar Show risiede nella sua capacità di mettere in dialogo mondi diversi, spesso distanti altrove: dai piccoli liutai artigiani alle grandi aziende della scena musicale internazionale, passando per distributori, modder, negozianti, costruttori e operatori specializzati.
E’ infatti possibile ammirare e provare solo qui strumenti e prodotti che raramente si incontrano nei negozi, accessibili solo in contesti fieristici di questa ampiezza e specializzazione. Qui si tocca con mano ciò che spesso è solo virtuale: il contatto diretto con chi progetta, costruisce e suona.
Un ringraziamento speciale va a Vintage Authority, realtà con cui il Guitar Show ha avviato da tempo un percorso condiviso e continuativo. Quest’anno oltre 30 tra i più autorevoli collezionisti italiani e internazionali hanno portato a Bologna strumenti rari, spesso unici, contribuendo a realizzare una delle esposizioni di chitarre e bassi vintage più estese e significative mai proposte in Italia. Un’area di straordinario valore storico e culturale, che ha saputo unire fascino, competenza e occasioni concrete di incontro tra appassionati, esperti e pubblico.
Ad arricchire ulteriormente il percorso espositivo, all’ingresso del padiglione è stata allestita la “Raccosta Guitar Collection”, una mostra unica al mondo, curata dal liutaio Gabriele Lodi.
Un itinerario filologico che ha proposto una selezione di strumenti di eccezionale valore storico e musicale, affiancando all’estetica del pezzo raro una narrazione precisa, documentata e capace di coinvolgere anche il pubblico meno esperto.
Il programma eventi, articolato su 5 palchi tra cui uno all’aperto, ha offerto oltre 200 appuntamenti tra demo, concerti, masterclass, talk e incontri nei singoli stand. Sabato sera, la Guitar Saturday Night sul palco esterno di Piazzale Aldo Moro, ha visto protagonisti tra gli altri, nomi incredibili come Phil Palmer, Chris Buck, Jack Gardiner, Drigo e Cesare dei Negrita, insieme ai resident Giuseppe Scarpato ed Enrico Santacatterina: un momento corale, autentico, coinvolgente, che ha sintetizzato lo spirito dell’evento.
A contribuire alla riuscita di questa edizione è stata anche la collaborazione con Eufonica e MEI, realtà con cui si è avviato un dialogo concreto e costruttivo, capace di ampliare il palinsesto culturale e creare nuove connessioni tra mondi professionali diversi ma complementari.
Il nostro ringraziamento va anche a BolognaFiere, che si è dimostrata non solo un ospite, ma un partner attivo, attento alle esigenze di una manifestazione in evoluzione. e a Lombardi Amplificazioni, per il supporto tecnico garantito durante l’intero evento.
Il Guitar Show 2025 è stato il primo passo di una nuova fase. Lo sguardo è già rivolto al 2026, che si terrà il 15, 16 e 17 maggio: per la prima volta, la fiera si articolerà su tre giornate, con il venerdì interamente dedicato al B2B e al networking professionale tra espositori, buyer, distributori e rivenditori.
Un ampliamento che nasce dall’ascolto delle esigenze espresse da molti operatori e dalla volontà di rafforzare il ruolo del Guitar Show anche sul piano degli scambi commerciali e del confronto tra professionisti.
Collaborazione, inclusione e continuità sono i valori che guidano questo progetto. L’obiettivo è chiaro: costruire nel tempo un appuntamento stabile, rappresentativo e di riferimento europeo, dove ogni attore della filiera, dal più piccolo artigiano alla più affermata multinazionale, possa trovare spazio, visibilità e riconoscimento.
Sappiamo che non tutto è stato perfetto: alcune criticità, come la gestione dei parcheggi e l’eccessiva rumorosità nel padiglione 31, sono emerse con evidenza. Le abbiamo registrate, le abbiamo già messe in agenda, e lavoreremo per affrontarle con decisione in vista della prossima edizione.Grazie a chi ha partecipato per la prima volta, a chi ci segue da anni, a chi ha reso possibile questo risultato.
Il Guitar Show è una comunità che cresce insieme, e il 2026 sarà un altro passo avanti.